Il borgo si estende su una collina è molto suggestivo. Dentro le mura sono presenti varie attività commerciali come ristoranti, bar e negozi di souvenir.
Storia
È situato nell’entroterra della costa adriatica marchigiano-romagnola, poco distante dal mare, in area collinare, estrema propaggine dell’Appennino. È conosciuto soprattutto per la sua storica Rocca malatestiana, che assieme al suo borgo fortificato e alla sua cinta muraria costituisce un caratteristico esempio di architettura medievale.
La storia antica di Gradara è strettamente legata alle vicissitudini del suo castello, soggetto nei secoli al dominio delle famiglie Malatesta, Sforza, Della Rovere e dei Mosca.
Borgo storico, protetto da una cinta muraria esterna che si estende per quasi 800 metri, rendendo l’intera struttura imponente.
Gradara è stata, per posizione geografica, un crocevia di traffici e genti; nel periodo medioevale la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri tra le milizie fedeli al Papato e le turbolente signorie marchigiane e romagnole.
Vicenda di Paolo e Francesca
Secondo la leggenda, la rocca ha fatto da sfondo al tragico amore tra Paolo e Francesca, cantato da Dante Alighieri nella Divina Commedia[4]. Intorno al 1275 Guido da Polenta, signore di Ravenna, diede in sposa la figlia Francesca al suo fedele alleato Giovanni Malatesta, signore di Rimini, chiamato Gianciotto perché “ciotto”, sciancato, valoroso uomo d’arme ma brutto nella persona. Al momento di presentarsi a Francesca, inviò al suo posto il suo fratello Paolo, cavaliere nobile, bello e cortese, già sposato con Beatrice Orabile di Ghiaggiuolo, con la quale aveva due figli. I due s’innamorarono ma Gianciotto, messo in allarme da un servitore, li colse in flagrante tradimento e li uccise