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VILLA DELLA REGINA. TORINO

https://youtu.be/w46wDuXt85M?si=qp-fi_qsTG_m-Gvh

Classificazione: 4.5 su 5.

Villa della Regina è una seicentescavillatorinese situata nella parte orientale-collinare della città, nel quartiere Borgo Po. Costruita per volere di Maurizio di Savoia – prima cardinale e poi, dal 1641, principe d’Oneglia: da qui il nome originario di Villa del Principe Cardinale[1] – e passata poi a sua moglie Ludovica (o Luisa Cristina) di Savoia, in seguito fu scelta come luogo di residenza estiva prima da Anna Maria d’Orleans e poi da Polissena d’Assia, regine di Sardegna, da cui il nome con il quale è conosciuta.

La Villa della Regina si trova sullo spartiacque tra la Val San Martino e la Val Salice, ai piedi del parco cittadino di Villa Genero ed è raggiungibile in pochi minuti con la strada che dalla chiesa della Gran Madre di Dio sale ad Est su per la collina. È visitabile sia all’esterno che all’interno, con prenotazione obbligatoria per i gruppi.

La struttura è tipicamente seicentesca con un celebre giardino all’italiana ad anfiteatro nel retro.

Una volta percorso il viale di accesso, si ha di fronte l’antistante piazza-terrazza ellittica (il cosiddetto Gran Rondeau), consistente in una doppia scala con fontana centrale di 20 m di diametro. Dentro la fontana trova posto una scultura in marmo del dio Nettuno seduto e ai suoi bordi giacciono 12 statue di divinità fluviali. Lo scenografico Gran Rondeau permette di salire ad un piazzale di forma rettangolare che termina al fondo con uno scalone a tenaglia e una vasca centrata più piccola della precedente, detta Vasca della Sirena perché contiene una statua in marmo di Sirena.

Il corpo centrale della facciata principale del palazzo è in posizione leggermente avanzata rispetto ai due padiglioni laterali che lo affiancano. Il tetto della facciata centrale è coronato da una balaustra a forma di U con 6 grandi statue.

Dietro il palazzo si estende un vasto giardino emiciclico scavato nella collina, posto su 3 livelli suddivisi da filari di siepi di bosso. Dal corpo centrale della facciata retrostante si sviluppa un’esedra semicircolare che racchiude una piccola vasca quadrilobata in marmo. L’ambiente dell’esedra è delimitato da un muro semicircolare su cui sono scavate 20 nicchie quasi tutte adorne di statue. Nel mezzo del muro che circoscrive l’esedra, in corrispondenza di due obelischi, si apre una scalinata che porta ad un’ulteriore vasca prospiciente la Grotta del Re Selvaggio. Questa non è nient’altro che un parallelepipedo di marmo diviso in tre parti e decorato al suo interno con specchiature e pietre policrome; al fondo della galleria mediana troneggia la statua del Re Selvaggio.

Superata la Grotta, la scalinata prosegue verso il culmine centrale del duomo: si tratta del Belvedere superiore, alla cui base sorge la circolare Fontana del Mascherone. La fontana alimenta dall’alto la cosiddetta Cascatella della Naiade, in pratica una modesta cascata a gradini di pietra paralleli che affianca la scalinata e conduce l’acqua verso le fontane sottostanti tramite un sistema di canalizzazioni. Il Belvedere superiore domina invece dall’alto palazzo e giardino ed è la costruzione più elevata della Villa della Regina.

All’estremità Sud della villa, a destra della facciata principale, sorge il già citato Padiglione dei Solinghi, una costruzione a due piani isolata e seminascosta dal bosco circostante.

L’acqua che alimenta il circuito delle vasche e fontane è attinta da varie sorgenti naturali nella collina soprastante. A coronamento del giardino si estende un grande bosco.

Nel 2016 il parco di Villa della Regina è stato scelto dal comitato scientifico del concorso Il Parco Più Bello tra i dieci parchi e giardini più belli d’Italia.

(fonte Wikipedia)

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