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Abbazie Meneghine

Classificazione: 3 su 5.

ABBAZIA DI CHIARAVALLE – MILANO

Conosciuta anche come Santa Maria di Roveniano, è un complesso monastico cistercense situato nel Parco agricolo Sud Milano, tra il quartiere Vigentino e il quartiere Rogoredo. Fondata nel XII secolo da san Bernardo di Chiaravalle come filiazione dell’Abbazia di Clairvaux, attorno a essa si sviluppò un borgo agricolo, annesso al comune di Milano nel 1923.

La chiesa costituisce uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia, e grazie alle bonifiche dei terreni e alle opere idrauliche dei monaci che la abitavano, fu fondamentale per lo sviluppo economico della bassa milanese nei secoli successivi alla sua fondazione.


ABBAZIA DI MIRASOLE – OPERA (MI)

Mirasole è un’abbazia della prima metà del XIII secolo, che si trova presso Milano, nell’omonima località del comune di Opera.

Mirasole era una delle cascine-abbazie (tenute dall’ordine degli Umiliati, che si dedicavano alla coltivazione dei campi e alla fabbricazione di panni di lana con sistemi innovativi per l’epoca: Mirasole possedeva le uniche macchine del circondario che rendevano possibile la trasformazione della lana in feltro.

La chiesa di Santa Maria Assunta, cuore religioso dell’Abbazia, fu costruita tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Più antico è il campanile, risalente al Duecento.

Intorno alla grangia[1] costituita dall’abbazia e dalle sue attività economiche si sviluppò il centro di Opera.

L’ordine fu soppresso nel 1571 e l’abbazia fu officiata dagli Olivetani. Il complesso finì in commenda, e i beni passarono al Collegio Elvetico. Nel 1797, l’intera struttura dell’Abbazia venne assegnata da Napoleone in proprietà alla ‘Fondazione Policlinico di Milano che, anche sotto l’impulso dell’Associazione per l’Abbazia di Mirasole, costituitasi nel 1981, ne curò i restauri. Vi si tengono in ottobre concerti di musica sacra.


ABBAZIA DI MORIMONDO

E’ un’abbazia cistercense sita a pochi chilometri da Milano, in località Morimondo, ai confini con il territorio di Pavia.

Pur essendo la quarta fondazione italiana e la prima in Lombardia (1134), la chiesa abbaziale si scosta da tutte le altre edificazioni cistercensi del XII secolo. L’aver rinviato la costruzione della chiesa fino al 1182 ha fatto sì che fruisse delle esperienze precedenti. L’attuale coro ligneo, eseguito nel 1522 da Francesco Giramo, un artista di Abbiategrasso, in sostituzione degli stalli originari, costituisce un interessante esempio di arredo ligneo rinascimentale sia per la struttura compatta e architettonica, modellata secondo gli schemi diffusi dal Bramante in Lombardia, sia per la tecnica delle figurazioni, disegnate con incisioni eseguite con ferro rovente e riempite con una pastiglia scura. Fu luogo di preghiera come evocato dai simboli rappresentati. Sebbene derivati dall’antichità classica secondo il gusto rinascimentale, essi rappresentavano valori spirituali come la generosità dei doni di Dio (il cesto di frutta), l’azione salvifica di Cristo (i pesci) o il protendere a Dio della vita del monaco (sfera armillare).


CHIESA DI SAN LORENZO IN MONLUE’

La piccola chiesa sorse, presso il Lambro, sui terreni di una grangia degli Umiliati di S. Maria di Brera dopo il 1267, come ricorda una lapide murata in facciata, anche se una costruzione più antica è già ricordata nel 1244. Divenuta chiesa parrocchiale nel 1584 a seguito della soppressione dell’ordine degli Umiliati, la chiesa subì pesanti rimaneggiamenti all’interno, che era probabilmente decorato con cicli a fresco medievali. Nel Sei e Settecento furono aggiunte quattro cappelle laterali a pianta quadrangolare e furono murate le finestre della facciata per consentire l’installazione di un organo. Negli anni Settanta dell’Ottocento venne condotto un intervento di restauro progettato dall’architetto Allemanini.


(fonte Google)

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