Il Parco della Preistoria è una zona boscosa di oltre cento ettari, coperta di alberi secolari, situata alla periferia del comune di Rivolta d’Adda (CR), a circa 20 km a est di Milano.
Il parco si trova all’interno del Parco dell’Adda Sud, vicino al fiume Adda; qualificano il parco una trentina di ricostruzioni di animali preistorici (tra cui gli uomini primitivi), un centinaio di animali in “semilibertà” (la loro libertà è parziale), un itinerario botanico, e ambienti naturali (come paludi, prati, laghi); e anche aree per picnic, e bar e parchi giochi; più un labirinto, delle mostre di fossili, e un trenino turistico: il tutto lungo un percorso in luoghi ombrosi, attraversati da corsi d’acqua e con due laghetti (il lago dei Cigni e quello degli Aironi).
Il parco, adatto a bambini e adulti, mira a far conoscere ai visitatori i temi ambientali, educandoli al rispetto dell’ambiente.
I primi lavori di realizzazione del parco risalgono al marzo 1976 e durarono due anni. Dal ’76 al ’78, oltre ai lavori di realizzazione, furono inserite le ricostruzioni di animali preistorici, realizzate scientificamente con attenzione, al fine che sembrassero veri animali.
Effettivamente, fu possibile ricostruire gli animali preistorici partendo da fossili scheletrici recuperati in diverse zone del mondo, i quali vennero ben analizzati sulle muscolature, sulle parti carnose e sulle pelli; vennero così costruiti dei modelli in miniatura, seguiti da ricostruzioni in vetroresina, la maggior parte a grandezza naturale, secondo quanto è stato finora scientificamente stimato.
Le altre amplificazioni del parco più significative sono state:
- settembre 1978: apertura e inaugurazione del parco;
- 1982: inaugurazione della mostra fossili e minerali;
- 1988: inserimento di nuove strutture per i visitatori;
- 2000: inserimento di nuove ricostruzioni;
- 2009: inaugurazione del Museo Paleontologico;
- 2013: inserimento del Saltriovenator, originariamente conosciuto come “Saltriosauro”;
- 2016: inserimento del Ticinosuchus e del Titanosaurus;
- 2017: inserimento dello Smilodon;
- 2019: inserimento del Diplodocus.
Botanica
Flora del parco
Sulla sponda sinistra del fiume Adda, il parco segnala la presenza parziale di formazioni boschive, dato che le foreste del Nord-Italia hanno subito, per molti secoli, le varie attività agricole, le bonifiche e vari disboscamenti. Su questa parte del fiume si possono osservare gli ultimi lembi della primordiale foresta, caratterizzata da latifoglie decidue. Il bosco del parco contiene anche specie legnose frammiste, come: pioppi, olmi, robinie, ecc. Nonostante tutto, il parco risente anche dell’infiltrazione di specie selvatiche (come viole, primule, biancospini, ecc.) e di coltivazioni ancestrali; il sottobosco rimane, comunque, pregevole.
Bosco
Resto di un’antica foresta planiziale padana, il bosco del parco è caratterizzato da una moltitudine di latifoglie decidue. La struttura della foresta è divisa in tre parti: arborea, arbustiva ed erbacea. La parte arborea comprende piante ad alto fusto (sui 15 m di altezza media); le chiome di codeste piante forniscono una rara copertura continua, dando l’impressione di una foresta aperta. La parte arbustiva comprende invece piante ad altezza variabile (da 1 a 7 metri). La parte erbacea accoglie specie varie, comprese anche specie rampicanti come l’edera.
La palude
Nell’ultimo tratto del sentiero, è presente una palude, formatasi dal distaccamento del vicino Lago degli Aironi (meandro) e affiancata da un’ampia curva. Anche sulle rive di essa vi è presente un’abbondante vegetazione, che comprende: salici e carici; il resto della vegetazione è acquatica: ninfee, nannufaro, nasturzio, ecc.; nelle parti fangose della palude sono presenti: tife e canne palustri. Le piante presenti al centro della palude sono: piante sommerse, piante galleggianti, piante semisommerse, canneti, ecc.
(fonte Wikipedia)